L'azienda si cimenterà nello scoprire e provare questa prima bevanda fermentata nella storia.
L'idromele è la prima bevanda alcolica scoperta dai popoli prima della fermentazione del vino, parliamo di un tempo storico in età del paleolitico superiore e il neolitico.
In Italia è stato soppiantato dalla facilità con cui si produceva il vino, visto che, dopo la scoperta della coltivazione della vigna, l'uva era di facile reperimento e con l'avvento del Medioevo si è perso totalmente il consumo nel nostro territorio.
In Africa è una bevanda che al giorno d'oggi si beve in alcune zone, non in quelle in prevalenza musulmane che per motivi religiosi ne hanno proibito il consumo.
Nel Corno d'Africa è bevanda nazionale.
Anche nel nord Europa la bevanda fu molto importante e nei Celti e nei Vichinghi era preparata anche nei riti spirituali per festeggiare “Odino” il Dio della guerra e per le feste in corrispondenza dei solstizi ed equinozi o comunque in occasione delle feste.
Ci sono molti significati intorno a questa bevanda alcolica preparata molto semplicemente perchè il miele, in origine, grazie all'aiuto dei lieviti naturalmente presenti, veniva inserito nell'acqua che diventava mosto, e ad una certa temperatura iniziava a fermentare.
Al giorno d'oggi la ricetta base è rimasta sostanzialmente questa, solo che per assicurare la fermentazione senza rovinare il prodotto, al mosto vengono inseriti i lieviti destinati al vino o alla birra, in adeguati fermentatori e ad una temperatura superiore ai 35 gradi, così da assicurare la partenza.
Un concorso molto importante si tiene in America e si chiama “Mazer Cup”, in cui si premia il miglior idromele in base a svariate categoria come l'idromele secco (Dry), l’idromele dolce (sweet), idromele con frutta (Stone fruite), idromele con le mele (Cyser).