Tra poco vedremo maturare le ciliegie…pianta molto delicata.
Le ciliegie sono ricche di vitamine A-B1 e B, contengono anche proteine, zucchero, sali minerali di Potassio, Calcio, Magnesio, Ferro, Fosforo, oltre ai principi disintossicanti e depurativi.
La ciliegia gode di un’azione diuretica, moderatamente lassativa. Sono ricche di zuccheri ma con basso potere calorico, 38 calorie ogni 100 grammi (ideali per una dieta ipocalorica).
Appartiene alla Famiglia delle Rosaceae, Sottofamiglia Prunoideae, Genere Prunus ed è originaria dell’Asia Minore (tra il Mar Caspio ed il Mar Nero.)
il ciliegio dolce o P.Avium molto diffuso in Italia, a sua volta esso può essere suddiviso in tre gruppi principali.
Selvatici (Mazzards in inglese): l’albero è molto vigoroso, frutto di dimensioni solitamente piccole e di colore e quantità variabili. Possono interessare per la produzione di legno.
Gruppo delle Tenerine: il frutto ha la polpa tenera e si può classificare, a seconda del colore.
Gruppo dei Duroni: (Bigarreau in inglese e in francese) i frutti hanno la polpa soda e anche questo gruppo si può classificare a seconda del colore.
il ciliegio acido o P.Cerasus più cespuglioso e pollonifero e diffuso più nel Nord Europa può essere suddiviso in tre gruppi principali.
Amarene: il frutto è di colore rosso chiaro, forma depressa ai poli, sapore poco acido e poco amaro; si adattano al consumo fresco, oltre che alla trasformazione industriale.
Viscicole: il frusferica ovata o cordata. Rispetto alle amarene hanno le foglie più piccole, pendule, sottili, meno dentate e di un colore verde più scuro.
Marasche: Il frutto è piccolo, di colore rosso scuro, polpa di sapore amaro e molto acido e di colore molto intenso.
Problematiche sul ciliegio dolce
Durante la maturazione la ciliegia è facilmente soggetta a screpolature nel caso di piogge.
Il ciliegio dolce è autosterile, per cui ogni cultivar richiede la presenza di un impollinatore. ,al giorno d'oggi sul mercato, si trovano cultivar autocompatibili o autofertili per cui non serve un soggetto impollinatore.
L’impollinazione è esclusivamente entomofila e se piove o le temperature giornaliere durante la fioritura sono sotto i 15°C, i voli dei pronubi sono scarsi o nulli risultandone compromessa cosi come l’allegagione.
Il ciliegio, in generale, è tra le specie più sensibili al ristagno idrico e all’asfissia radicale.
Come propagazione le svariate cultivar devono essere prodotte per innesto, risulta quasi impossibile propagare una cultivar per parti di pianta o vegetazione radicale.